sabato 24 ottobre 2015

Profiterole

Il Profiterole è un tipo di dolce (di origine francese) ottenuto con un bignè riempito di crema pasticciera, crema chantilly, panna o gelato, e poi ricoperto con una crema di cioccolato o di caramello.



La presentazione più comune di questo dolce avviene disponendo i singoli profiteroles in una "montagnetta" chiamata 'croquembouche'.

Il Tordo Goloso

C’era mamma torda che aveva nel suo nido quattro piccoli tordi che non sapevano ancora volare e stavano tutto il giorno con i beccucci aperti in attesa che la mamma portasse loro un po’ di cibo. La mamma, premurosa, faceva la spola tutto il giorno, volava su e giù alla ricerca di bacche, vermicelli, pezzi di frutta… i piccoli erano sempre tanto affamati e accoglievano la mamma con tanti cinguettii di gioia.
Ma uno dei quattro fratellini era insoddisfatto del cibo che gli portava la madre, desiderava mangiare qualcosa di più dolce e gustoso e si lamentava….
Finalmente gli spuntarono le piume e riuscì a volare fuori dal nido. Svolazzava di qua e di là cercando qualcosa di gustoso per soddisfare il suo palato sopraffino. Intravide tra i cespugli del bosco una bella pianta di mirto, piena di gustose ed invitanti bacche. Il tordo ne fece una bella mangiata e sazio e soddisfatto ritornò al nido con l’idea di ritornare nello stesso posto il giorno dopo per fare ancora una scorpacciata di quelle deliziose bacche.
Ma un cacciatore lo aveva visto, “è proprio bello grasso e tenero- pensava, domani me lo mangio arrosto. Per catturarlo spalmò sulla pianta di mirto tanto vischio.
Il giorno dopo il tordo goloso arrivò e si tuffò sulla pianta. Non si era accorta del vischio e le sue zampine ne furono invischiate, non riusciva più a muoversi, non ce la faceva a volare via. E allora si disperò, pianse e gridò così tanto e così forte che la sua mamma lo udì. Accorse velocissima e riusci a liberare il piccolo tordo che tornò veloce al suo nido.
Morale: Ad essere golosi si rischia la salute.

(Favole di Esopo)

Personaggio


Uno degli esempi migliori, nella storia dei Golosoni: Ciccio!

Ciccio dell'Oca (nome originale inglese Gus Goose) è un personaggio immaginario dei cartoni animati e fumetti Disney. Ideato da Carl Barks nel 1939 per il cartone animato "Il cugino di Paperino", è un'oca antropomorfa, e già alla sua prima apparizione si presenta come un personaggio grasso, un po' tonto, perennemente affamato: infatti svuota immancabilmente il frigorifero del povero Paperino.

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Una delle più famose, delle più golose e che ci ha tormentato di più negli ultimi 15 anni: Caramelle Dufur (2001)

Presenza Letteraria


Il canto sesto dell'Inferno di Dante Alighieri si svolge nel terzo cerchio, dove sono puniti i golosi; siamo nella notte tra l'8 e il 9 aprile 1300 (Sabato Santo), o secondo altri commentatori tra il 25 e il 26 marzo 1300. In questo canto si affronta un tema politico, come ogni VI canto dell'opera. 


Le anime dei golosi sono punite da una pioggia mista di acqua sporca, grandine e neve mentre un mostro a tre teste (Cerbero) grida, graffia e squarta i dannati con dei temibili artigli. Anche i golosi sottostanno alla legge del contrappasso: in vita non hanno saputo resistere al desiderio dei sensi ed ora sono condannati a subire le torture dei loro stessi vizi a stare nel fango puzzolente.

giovedì 22 ottobre 2015

Luogo


Uno dei miei preferiti:
La pasticceria!

Poesia

Guido Gozzano - Le golose

Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.

Signore e signorine -
le dita senza guanto -
scelgon la pasta. Quanto
ritornano bambine!

Perché nïun le veda,
volgon le spalle, in fretta,
sollevan la veletta,
divorano la preda.

C'è quella che s'informa
pensosa della scelta;
quella che toglie svelta,
né cura tinta e forma.

L'una, pur mentre inghiotte,
già pensa al dopo, al poi;
e domina i vassoi
con le pupille ghiotte.

un'altra - il dolce crebbe -
muove le disperate
bianchissime al giulebbe
dita confetturate!

Un'altra, con bell'arte,
sugge la punta estrema:
invano! ché la crema
esce dall'altra parte!

L'una, senz'abbadare
a giovine che adocchi,
divora in pace. Gli occhi
altra solleva, e pare

sugga, in supremo annunzio,
non crema e cioccolatte,
ma superliquefatte
parole del D'Annunzio.

Fra questi aromi acuti,
strani, commisti troppo
di cedro, di sciroppo,
di creme, di velluti,

di essenze parigine,
di mammole, di chiome:
oh! le signore come
ritornano bambine!

Perché non m'è concesso -
o legge inopportuna! -
il farmivi da presso,
baciarvi ad una ad una,

o belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte?

Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.


mercoledì 21 ottobre 2015

Francobollo


Le Poste Italiane emettono nel maggio 2014, per festeggiare i 50 anni di Nutella (20 aprile 1964 la data ufficiale della nascita del colosso Ferrero), un francobollo da 70 centesimi così composto: un fondo dorato sul quale compaiono il tipico barattolo di vetro e due date 1964-2014.

giovedì 15 ottobre 2015

Technology Takes Home


Una mostra al Politecnico di Torino

Proposta di Oggetto:




PRODUTTORE: Samsung
MODELLO: SGH-E250
ANNO DI PRODUZIONE: 2006
PROPRIETARIO: De Petris Paolo

giovedì 8 ottobre 2015

Link utili


Il termine Golosità secondo:

Treccani  CorriereDellaSera  WordReference

Interessante articolo:

I 7 vizi capitali nella letteratura

Concetti legati alla categoria


- Desiderio 
- Avidità 
- Fame 
- Peccato 
- Bontà 
- Qualità 
- Gola 
- Ingordigia

In altre lingue


Greediness (ingl.)
Gier (ted.)
Cupidité (fr.)
Codicia (sp.)
Cobiça (port.)
жадность (rus.), 
łakomstwo (pol.)
Greediness (sved.)
貪吃 (cin.)

Golosità (ant. gulosità, gulositade)

L'essere goloso, il vizio della gola: la sua g. è insaziabile; g.punita; 
Temperanza, che è regola e freno de la nostra gulositade (Dante). Con sign. concr., cibo ghiotto, leccornia, per lo più al plur.: un negozio di delicatezze e di golosità. In senso fig., desiderio vivo, avidità di cosa che procuri piacere: g. di guadagno.


(def. Treccani)